Il comma 679 dell'art. 1 della legge n. 160 del 27 dicembre 2019, meglio conosciuta come Legge di Bilancio 2020, ha introdotto una rivoluzione nel mondo delle detrazioni fiscali del 19%, obbligando i contribuenti ad effettuare pagamenti tracciabili per poter fruire della detrazione fiscale del 19% sulla spesa sostenuta nell'anno d'imposta.

Un decreto del Ministero dell'Economia pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 14 novembre stabilisce che i requisiti per l'accesso alla pensione di vecchiaia non cambieranno e resteranno pari a 67 anni anche nel 2021 (e quindi nel biennio 2021-22). Questo è dovuto alla certificazione da parte dell'Istat di una crescita di appena 0,021 decimi di anno della speranza di vita a 65 anni. Non so se detta così sia proprio una bella notizia, ma certamente lo è per chi deve andare in pensione.

Nel nostro paese ci sono 3 milioni di persone non autosufficienti, la maggior parte delle quali sono anziane.

Un'emergenza nazionale di cui nessuno parla.

Un peso insostenibile per milioni di famiglie, che se ne fanno carico da sole e che rischiano di finire in povertà.

Una risposta delle istituzioni finora inadeguata, disorganizzata e frammentata nella spesa, nelle risorse, negli interventi, nei servizi e nelle responsabilità tra enti diversi.

Servono soluzioni!

Serve una legge nazionale!

Per evitare che i diritti delle persone non autosufficenti restino sulla carta Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil propongono nello specifico:

  • un aumento adeguato delle risorse;
  • la contestualità tra il riconoscimento dello stato di non autosufficienza - frutto di una valutazione multidimensionale sulla base di criteri riconosciuti e uniformi - la presa in carico e la definizione del Piano individuale assistenziale (PAI);
  • la garanzia del responsabile della gestione del Piano individuale, referente unico dei servizi sanitari e sociali nei confronti della persona interessata e/o del caregiver;
  • l'attuazione e il rafforzamento dell'integrazione tra politiche sociali, sociosanitarie e sanitarie;
  • la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali intesi come diritti universali riconosciuti a tutti i cittadini in condizione di non autosufficienza, integralmente finanziati dalla fiscalità generale e la loro integrazione con i Lea sanitari;
  • la determinazione e la trasparenza delle risorse destinate ai non autosufficienti nei bilanci di aziende sanitarie e distretti;
  • la definizione di criteri uniformi sul piano nazionale per l'accreditamento dei servizi residenziali, semiresidenziali, di assistenza domiciliare e familiare;
  • dei criteri uniformi per la valutazione dei bisogni;
  • un sistema efficace di monitoraggio e di controllo;
  • il diritto dei cittadini e delle organizzazioni sociali alla partecipazione, alla programmazione dei servizi e al monitoraggio della loro qualità.

In tutta Italia ci sarà una raccolta di firme a sostegno della nostra azione rivendicativa.

Sabato 16 novembre è in programma una iniziativa nazionale che si terrà a Roma.

Non autosufficienza, il 16 novembre in piazza per una legge nazionale

Talvolta riesce difficile offrire informazioni personalizzate ai nostri Associati o aiutarli nell’espletamento di qualche pratica perché molte operazioni ormai possono essere svolte solo on line, in linea internet, dopo riconoscimento dell’identità del richiedente.

Tre sono i metodi più in uso per accertare l’identità via web:

  • l’assegnazione e l’utilizzo di un PIN;
  • l’accesso attraverso una smart card CNS come la nostra tessera sanitaria;
  • il riconoscimento mediante SPID.

Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è attualmente il sistema più evoluto e sicuro per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione ed è in grado di garantire la tutela dei dati personali, che non possono essere né utilizzati né ceduti a terzi senza autorizzazione dell’utente. Ha tre livelli di sicurezza:

  • quello base che permette di accedere ai servizi online attraverso un nome utente e una password scelti dall’utente;
  • quello intermedio che, oltre un nome utente e una password scelti dall’utente, aggiunge anche la generazione di un codice temporaneo di accesso (one time password), gestibile via smartphone;
  • un terzo livello che prevede l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di dispositivi fisici (es smart card) erogati dal gestore dell’identità.

Per ottenere le proprie credenziali SPID bisogna rivolgersi ad appositi soggetti (Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim, Lepida, ...), detti identity provider.

Dunque lo SPID è il sistema più evoluto e sicuro, ed è lì che dovremmo arrivare tutti. Ma, al momento, potrebbe però risultare un po’ ostico e complicato per i nostri Associati che non hanno dimestichezza con smartphone o diavolerie simili.

Vediamo il primo metodo che utilizza il solo PIN. Il codice PIN (dall'acronimo inglese Personal Identification Number, cioè Numero di Identificazione Personale) non è altro che una sequenza di caratteri alfanumerici da introdurre per validare la propria identità. Semplice ma per nulla sicuro: una volta comunicato il nostro PIN a qualcuno, questi è in grado di accedere ai nostri dati personali senza che noi abbiamo alcuno strumento per impedirglielo tranne che affrettarsi a chiedere il blocco e la sostituzione del PIN. Senza contare che il codice PIN ha validità di soli 6 mesi, trascorsi i quali ne va richiesto il rinnovo.

Rimane quindi il secondo metodo. Attivare come strumento di identificazione personale la Carta Regionale dei Servizi (CRS, cioè la tessera sanitaria) è il modo più veloce e facile per poter accedere a tutti i numerosi servizi on line messi a disposizione sia dalle pubbliche amministrazioni della Regione (Regione, Comuni, Aziende Sanitarie) che da altre pubbliche amministrazioni centrali (quali, ad es., l’Agenzia delle Entrate e l’INPS). L’attivazione della tessera sanitaria serve per ottenere il codice personale (PIN) che, in associazione con la stessa tessera sanitaria e un lettore di smart card, garantisce l’identificazione sicura ed univoca del cittadino che utilizza il servizio, nel pieno rispetto della privacy: la sola conoscenza del PIN non consente alcun accesso se privo della contemporanea lettura della Carta Regionale dei Servizi.
L'attivazione (gratuita) con conseguente consegna di un lettore di badge in comodato gratuito (uno per famiglia) si effettua presso Comuni, Distretti e Regione.
Nelle nostre zone, lo sportello è attivo:

  • nei comuni di Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Camino al Tagliamento, Flaibano, Gonars, Martignacco, Mortegliano, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Santa Maria La Longa, Sedegliano, Talmassons, Trivignano Udinese, Udine, Varmo;
  • presso i distretti sanitari di Cervignano del Friuli, Codroipo, Latisana, Palmanova, S.Giorgio di Nogaro;
  • presso l’Ufficio regionale per le relazioni con il pubblico, in piazza I Maggio 6 a Udine.

I computer dei nostri Uffici sono tutti dotati di lettore di smart card. Se ci si presenta con la tessera sanitaria attivata e relativo PIN, saremo in grado di controllare con l’interessato il cedolino di pensione o scaricare la Certificazione Unica o il modello obisM dal sito dell’INPS. Oppure effettuare una visura catastale sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Oppure …

 

I cittadini che hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo non superiore a 6.713,98 euro (per le richieste relative agli anni fino al 2017) oppure a euro 8.000,00 (riferito all'anno di imposta 2017, per le richieste relative all’anno 2018), possono presentare una dichiarazione sostitutiva con cui attestano il possesso dei requisiti per essere esonerati dal pagamento del canone TV (compilazione della sezione I del modello di dichiarazione sostitutiva).